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Archaehierax sylvestris, nuova specie di aquila fossile in Australia

Una nuova scoperta potrebbe far luce sulla storia evolutiva dei rapaci nel continente oceanico. I paleontologi della Flinders University di Adelaide, in Australia hanno recentemente rinvenuto i resti fossili di una specie finora sconosciuta di aquila, battezzata Archaehierax sylvestris.

Il luogo del rinvenimento si trova nei pressi del lago Pinpa, nella zona meridionale dell’isola. In base alla datazione e alle conoscenze attuali, si tratterebbe dell’aquila più antica scoperta finora nel continente oceanico.

I resti ritrovati appartengono infatti a un individuo vissuto circa 25 milioni di anni fa, nel periodo del tardo Oligocene (33-23 milioni di anni fa).

La scoperta è ancora più sorprendente, perché si tratta di un esemplare dallo scheletro quasi completo, evento abbastanza raro per fossili di quel periodo. In questo modo, è stato possibile determinare anche le dimensioni dell’animale e ipotizzare alcune sue peculiarità. Infatti, gli studi sul reperto hanno evidenziato le dimensioni leggermente inferiori di questo individuo rispetto alle aquile attuali, in particolare alla grande Aquila codacuneata (Aquila audax), la più comune del continente, ma allo stesso tempo maggiori delle altre specie di quel periodo.

Le ali di ampiezza ridotta, invece, sembrano essere un adattamento all’habitat boschivo che era tipico dell’area nell’Oligocene, a differenza dell’odierno ambiente desertico.

Le dimensioni delle zampe erano compatibili con prede di una certa dimensione, quali i mammiferi marsupiali che vivevano all’epoca, oltre ai Koala e agli uccelli acquatici.

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Daniele Capello

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