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Arte & Cultura

Apre a Roma l’eccezionale mostra dedicata a Munch

 Inaugurazione con la presenza del Presidente Mattarella e della Regina Sonja di Norvegia

Oltre cento capolavori di Edvard Munch, tra cui le iconiche La morte di Marat, Notte Stellata, La ragazza sul ponte, Malinconia, Danza sulla spiaggia nonché una delle versioni litografiche de L’Urlo. Stiamo parlando dell’eccezionale mostra “Munch. Il grido interiore” a Palazzo Bonaparte, Roma, dedicata alle opere di Edvard Munch, visitabile fino al 2 giugno 2025. 

La mostra, dopo il successo milanese a Palazzo Reale dove ha registrato oltre 275.000 visitatori, è stata inaugurata il 10 febbraio alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della Regina Sonja di Norvegia. Alla cerimonia inaugurale erano presenti anche il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, il CEO di Generali Philippe Donnet, il Presidente di Generali Andrea Sironi e Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro. Il Presidente Mattarella e la Regina Sonja – accolti da Iole Siena, Presidente di Arthemisia – si sono intrattenuti un’ora all’interno della mostra.  

Munch è tra i principali artisti simbolisti del XIX secolo (1863-1944) e fu un anticipatore dell’Espressionismo. La sua vita fu segnata da grandi e precoci dolori. E’ uno degli artisti che ha saputo meglio interpretare sentimenti, passioni e inquietudini della sua anima, comunicandoli in maniera potente e diretta.  

L’esposizione – che ruota intorno al “grido interiore” di Munch – racconta l’intero percorso artistico di Munch, dai suoi esordi fino alle ultime opere, attraversando i temi a lui più cari. 

Nel corso della sua vita l’artista realizzò migliaia di stampe e dipinti e riempì numerosi fogli di annotazioni, aneddoti, lettere e perfino una sceneggiatura.  L’esigenza di comunicare le proprie percezioni, il proprio grido interiore, lo accompagnò per tutta la vita e proprio questa attitudine è stato il motore della sua pratica come artista, che ha toccato tanti temi universali come la nascita, la morte, l’amore e il mistero della vita, le instabilità dell’amore erotico, il disagio prodotto dalle malattie fisiche e mentali.

La mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia, curata da Patricia G. Berman (una delle più grandi studiose al mondo dell’artista) con la collaborazione scientifica di Costantino D’Orazio e in collaborazione con il Museo Munch di Oslo. Gode del patrocino del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura – della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma e del Giubileo 2025- Dicastero per l’Evangelizzazione. Main partner è Fondazione Terzo Pilastro Internazionale con Poema. 

Ad arricchire la mostra è previsto un ricco palinsesto di eventi che coinvolgerà varie realtà culturali di Roma. 

Orari: dal lunedì al giovedì 9.00-19.30; venerdì, sabato e domenica 9.00-21.00. Sono previste anche aperture straordinarie.

Per informazioni e acquisto biglietti visitare il sito www.palazzobonaparte.it 

Amalia Barbara Di Bartolo

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