Torino, la città dei Gabbiani

Se si associano i gabbiani a una città, difficilmente viene in mente una
metropoli lontana dal mare come Torino. Eppure il capoluogo piemontese si
può definire la metropoli dei gabbiani perché ne ospita diverse specie,
soprattutto in periodo invernale. Questo é dovuto principalmente alla
presenza di ben 4 fiumi: in primis il Po, in cui s’immettono Sangone, Dora e
Stura dì Lanzo. Spesso però si possono osservare anche in aree prative ad
alimentarsi o riposarsi anche nei territori limitrofi.
Sono 13 le specie finora accertate per il territorio comunale, concentrate
principalmente alla confluenza Po-Stura, area che rientra nel Parco del
Meisino e in cui é presente la diga del Pascolo , importante accentratore dì
gabbiani. Tra i numerosissimi Gabbiani comuni (a migliaia in inverno) e
Gabbiani reali si possono osservare i meno comuni Gabbiani corallini,
Gavine, Gabbiani pontici, nordici e Zafferani (presenti regolarmente quasi
tutti gli anni) e i rari Gabbianelli e Mugnaiacci (presenti occasionalmente).
Ma é possibile a volte incontrare vere e proprie rarità come i nordici
Gabbiano tridattilo e Gabbiano glauco o addirittura specie americane. Nel
gennaio 2013 fu avvistato per alcuni giorni un Gabbiano dì Franklin mentre

questo autunno ha portato un Gabbiano dì Sabine, osservato da numerosi
birdwatcher per alcune settimane. Tra i numerosi Gabbiani reali e comuni é
possibile scovare alcuni individui inanellati a scopo scientifico. Dalla lettura
dei codici sugli anelli colorati negli anni si sono scoperti individui marcati
principalmente in Ungheria, Croazia, Repubblica ceca e ovviamente Italia.
Per approfondire:
https://www.torinobirdwatching.net/2013/01/07/parco-della-colletta-e-
confluenza/
Daniele Capello

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