Saqqara e Menfi

Dopo l’oasi del Fayum vediamo altri luoghi visitabili in un possibile viaggio in Egitto. 

Alla periferia occidentale del Cairo si trova una delle più vaste aree archeologiche del mondo, nella quale si conservano i resti dele Necropoli regali dell’antico regno. 

Alcune zone non sono visitabili a meno che non si organizzino escursioni, altre si possono visitare in ambito di percorsi tradizionali il cui itinerario inizia con la zona di Saqqara uno dei più importanti siti archeologici egiziani. 

Il nome Saqqara sarebbe di origine antica e deriverebbe dal nome di una divinità funeraria Sokaris che era posta a tutela della zona. 

Essa è una vasta area archeologica nella quale sorgeva la necropoli di sovrani e importanti funzionari dello Stato egiziano fino dalla prima dinastia.

Da Saqqara la seconda tappa di un ipotetico viaggio potrebbe essere sicuramenti Mendi, che sorgeva sulla riva sinistra del Nilo e che era una grande e bella città cosmopolita almeno in alcuni momenti della storia egiziana del Nuovo regno.

In epoca tarda essa fu abitata oltre che dagli egiziani anche dai Greci, Cari e Fenici. 

Fin dai tempi antichi presso il tempio del Dio Ptah si era formato un grande centro culturale che ha dato input alla stessa civiltà egiziana sia dal punto di vista della letteratura e della scienza che dal punto di vista dell’architettura e delle arti figurative.

Poco oggi è rimasto di Menfi, giusto qualche brandello di muro e le fondazioni di qualche edificio di culto.

Il motivo di tale sparizione è da imputare al fatto che la città sorgeva sul bordo di una zona umida e con terreno instabile in più era sempre abitata, circostanze queste poco adatte alla conservazione di resti antichi

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