Quando la distanza è assicurata dalla App Costanza

Si tratta di un badge collegato ad una App per il distanziamento sociale. La nuova applicazione potrebbe essere una soluzione smart per la ripresa delle attività turistiche, consentendo l’accesso a musei, chiese, gallerie e siti archeologici in tutta sicurezza.

Il Coronavirus richiede un distanziamento fisico con le altre persone che incontriamo quando passeggiamo nelle strade per proteggersi dal contagio del virus. È una modalità obbligata per legge proprio per evitare di creare nuovi focolai del Coronavirus. Per controllare questa distanza arriva la risposta dall’azienda Smart Beacon, che studia e realizza applicazioni della tecnologia Beacon in ambito aziendale e turistico, con la nuova App Costanza. La nuova applicazione potrebbe essere una soluzione smart per la ripresa delle attività turistiche, consentendo l’accesso a musei, chiese, gallerie e siti archeologici in tutta sicurezza.

Come funziona
Nella versione base all’ingresso del percorso turistico tutte le persone saranno dotate di un braccialetto che, attraverso una vibrazione o un suono, avvisa l’utente qualora si trovi troppo vicino ad un altro. Il sistema più completo prevede l’utilizzo combinato di una App per smartphone e del dispositivo (Tag BLE) indossato dal visitatore (badge o braccialetto). L’applicazione, scaricabile sul proprio smartphone all’ingresso del sito turistico, traccerà i contatti fra i dispositivi, consentendone la ricostruzione precisa in caso di contagio, nel pieno rispetto della privacy.

A beneficio del turismo
È una soluzione intelligente specificatamente per il turismo dove è facile, specialmente nei musei, scontrarsi con altre persone magari inavvertitamente perché interessati a vedere percorsi espositivi oppure altre realtà presenti nel museo. L’App avvisa immediatamente quando registra una distanza inferiore prevista per la sicurezza di circa due metri fra i due devices. A quel punto è il cellulare ad emettere un segnale acustico e una vibrazione. Nel caso in cui un tag rimanga nel raggio d’azione per un periodo di tempo prolungato, l’avviso acustico è ripetuto ogni 60 secondi e, se il tempo di contatto ravvicinato supera i 10 minuti, Costanza registra l’evento. Le registrazioni, che riguardano esclusivamentele persone entrate in “contatto”, l’identificativo del cellulare, l’eventuale disattivazione dell’APP ed i riferimenti temporali di data e ora, restano disponibili per 60 giorni. Le informazioni raccolte consentono all’ente turistico, nel caso si verificasse un caso di positività Sars-Cov2 tra i visitatori, di identificare efficacemente e tempestivamente i cosiddetti “contatti stretti”.

Francesco Fravolini

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