Una mostra dedicata al celebre fotografo. Alla Galleria Nazionale dell’Umbria 30 immagini iconiche, tra cui il celebre “Bacio dell’Hotel de Ville”
La Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia ospita la mostra “In breve, Robert Doisneau”, allestita nello spazio per la fotografia Camera Oscura, visitabile fino al 4 maggio 2025 e a cura di Alessandra Mauro. Robert Doisneau è celebre per aver raccontato con le sue immagini, la Parigi del Secondo dopoguerra. La mostra – che ha preso il via a novembre 2024 – raccoglie una selezione di fotografie che raccontano le migliori e più celebri immagini dell’artista, scelta effettuata in collaborazione con gli eredi di Doisneau e l’Atelier Robert Doisneau di Parigi.
“Con il suo obiettivo, Doisneau ha colto le fragilità, i sogni e l’entusiasmo di un periodo storico eccezionale, che presentiamo in Umbria per la prima volta”, ha dichiarato Costantino D’Orazio, Direttore dei Musei Nazionali dell’Umbria.
Trenta fotografie iconiche, tra cui il famoso “Le Baiser de l’Hotel de ville” (Bacio dell’hotel de Ville), immagine che ha fatto il giro del mondo, pubblicata sulla rivista americana Life nel 1950, divenuta poi simbolo di una generazione e di un’epoca.
Durante la sua carriera, il fotografo francese – nato nel 1912 a Gentilly, borgo di Parigi e scomparso nel 1994 – ha raccontato come nessun altro la Parigi del Secondo dopo guerra e collaborato con numerose riviste, in primis la celebre “Life”, entrando nell’immaginario collettivo come colui che coglieva l’essenza e l’attimo delle scene di quotidiano bonheur, di tenerezza e solidarietà, valori che dopo il secondo conflitto bellico tutti volevano riscoprire nelle città distrutte dall’odio. Divenne noto per il suo approccio poetico alla street photografy. Scrisse anche per Vogue, ed è del 1949 il suo primo libro di fotografie “La Banlieu de Paris”. Ha raccontato Parigi, i con i suoi innamorati, i bambini, i bistrot, immagini poetiche. Non- conformista, osservatore, solitario, Doisneau con Henri Cartier-Bresson è considerato uno dei padri fondatori della fotografia umanista francese e del fotogiornalismo di strada.
La fotografia regala a Doisneau “prima di tutto la libertà – scrive Alessandra Mauro nel catalogo della mostra – bene supremo a lungo inseguito. E gli permette di realizzare fotografie come piccoli haiku visivi, garbati e intensi, con cui riempire di sguardi, di sorrisi, di immagini, la sua personalissima e dettagliata mappa del mondo. Un mondo che in gran parte è contenuto nella città di Parigi”.
Andiamo alla sua foto più celebre: “Le Baiser de l’Hotel de ville”. Gli anni ’50 a Parigi sono anche gli anni in cui la capitale francese diviene lo stereotipo della città dell’amore. In questo contesto la rivista Life chiede al fotografo di illustrare come i parigini si scambiano effusioni in pubblico. Alessandra Mauro, nel catalogo, spiega come nacque lo scatto: “In cerca di ispirazione, Doisneau si ferma per schiarirsi le idee e bere un bicchiere in un bistrot presso Les Invalides. Lì, una coppia attrae la sua attenzione. Sono giovani, belli e visibilmente innamorati. Li raggiunge, ci parla. Si tratta di due aspiranti attori. Francoise Delbart, 20 anni, e Jacques Carteaud, 23. Nasce l’idea, quasi un gioco, di girare per Parigi con loro. “Non vi dispiacerà baciarvi di fronte alla mia macchina fotografica? Chiede il fotografo”. I due giovani accettarono. Con il fotografo si recarono così a Place de la Concorde, poi sulla Rue de Rivoli, infine all’Hotel de Ville, dove di fronte al Municipio, nacque la famosa foto.
Per informazioni visitare il sito www.gallerianazionaledellumbria.it
Amalia Barbara Di Bartolo