Torna lo storione in Adriatico: era scomparso da 30 anni

I programmi europei di reinserimento danno i loro frutti

Il nome scientifico dello storione beluga è “Huso huso” ed è stato il protagonista di un programma di reinserimento del progetto europeo LIFE Ticino Biosource nel Parco del Ticino. La vita di questi pesci inizia in vasche di roccia allestite nel fiume, dove vengono allevati e poi, trascorso un mese, rilasciati nuovamente nel fiume con un chip sottopelle al fine di fargli raggiungere il mare e monitorarne il percorso. Fino a 40-50 anni fa lo storione beluga popolava ampiamente l’Adriatico, poi si è assistito ad un drastico calo della sua presenza sino all’estinzione. Le cause sono molteplici: l’inquinamento dell’acqua, la pesca selvaggia e, soprattutto, gli sbarramenti idraulici lungo i corsi dei fiumi per controllarne la portata e per la produzione di energia elettrica che ne hanno fortemente limitato le possibilità di arrivare al mare. Altri nomi con cui è noto questo pesce sono storione “ladano” o “attilo”; si alimenta di molluschi, vermi, larve e altri pesci. La riproduzione avviene principalmente in primavera con la risalita dei fiumi per la deposizione delle uova: in queste occasioni ogni femmina può generarne fino a 7,7 milioni. Lo storione raggiunge la maturità sessuale solo a 20 anni e necessita di un ambiente marino pulito. Le sue dimensioni sono mastodontiche: da 5,3 a 7,5 metri nei maschi e fino a 9 metri nelle femmine; il peso può raggiungere i 1500 Kg. I recenti avvistamenti sono dei segnali confortanti ma per questo pesce il percorso per il ripopolamento è ancora solo all’inizio.

Glenda Oddi

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