Le imprese scelgono nuovi modelli di organizzazione

È quanto emerge dallo studio realizzato da Piessepi e Nomisma con il supporto di G.I.D.P.
presentato in occasione dell’evento “Competenze e benessere organizzativo nella pubblica
amministrazione e nelle aziende”

Le imprese scelgono nuovi modelli di organizzazione per rispondere adeguatamente alle
esigenze del mercato. È quanto emerge dallo studio realizzato da Piessepi e Nomisma con il
supporto di G.I.D.P. presentato in occasione dell’evento “Competenze e benessere
organizzativo nella pubblica amministrazione e nelle aziende”. Sono intervenuti ai lavori Marina
Vederajme Presidente G.I.D.P., Anna Rita Borraccetti Amministratore unico PIESSEPI, Gianluca
Galletti Consigliere d’Amministrazione Nomisma e Vicepresidente Emil Banca, Francesco

Raphael Frieri Direttore generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni Regione Emilia-
Romagna e Loretta Chiusoli Corporate HR Director CRIF e Silvia Zucconi Responsabile Market

Intelligence di Nomisma.
Impatto sulle imprese
Il contesto sociale attuale è caratterizzato da un clima di incertezza dovuto alle estreme tensioni
e alle incertezze relative all’invasione russa in Ucraina, alle pressioni sui prezzi di varie
commodity. «Secondo lo scenario base – si legge nel Documento – l’andamento del PIL italiano
nel 2023 prevede una crescita nulla rispetto al 2022 che evidenzia un incremento annuo del
+3,4%, già acquisito a metà anno. D’altra parte, secondo lo scenario avverso (ipotesi che il
conflitto si estenda fino a dicembre 2022) è prevista una decrescita negativa nell’economia
italiana per il 2023 (-2,0%). In questo scenario deteriorato, le aziende stanno subendo in
maniera trasversale l’impatto dell’inflazione spinta dal caro-energia, con un aumento della
bolletta energetica che si attesta a 110 miliardi di euro in più rispetto allo scorso anno. Anche i
consumi risentono della spinta inflattiva con una perdita di potere di acquisto delle famiglie
italiane di circa 2300 euro».
Francesco Fravolini

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