L’angolo delle invenzioni: La Carta Igienica

Resistente e bianca o colorata, profumata o colorata, morbida ed ecologica, è una scoperta recente con precursori inimmaginabili lungo i secoli

I comodi e compatti rotoloni che soffici, morbidi e resistenti come si presentano oggi, non sono poi un’invenzione così antica.

Gli antenati della carta igienica: la cronistoria.

Gli uomini primitivi usavano come gabinetto un foro praticato in una roccia piatta, per poi detergersi nel più vicino ruscello, utilizzando probabilmente foglie, ramoscelli.

Gli egizi ricorrevano a sabbia intrisa di oli profumati, mentre i popoli arabi e indiani si servivano della mano sinistra, infatti ancora oggi è un insulto toccare un arabo o porgergli un oggetto con la sinistra, considerata impura.

Nell’antica Roma si utilizzava una spugna infilata in cima ad un ramoscello, ma quel che è sconcertante è che questa spugna oltre ad essere usata più volte, era condivisa da tutti gli utenti dei bagni pubblici.

Pionieri della pulizia intima furono gli orientali: la prima apparizione di carta risale al XIV secolo in Cina. Contemporaneamente in europa, si usavano pezze ricavate dalle vecchie tonache per pulirsi.

Della “carta per usi igienici” si comincia a parlare solo nel Settecento, e con reticenza: era un prodotto “innominabile”. Nel Settecento con la nascita dei quotidiani, “la stampa” ebbe (anche) questa funzione. E fino a pochi decenni fa.

L’invenzione della “Medicated Paper” risale agli anni 1850, quando il newyorkese Joseph C. Gayetty inventò una carta per l’igiene intima, senza dover ricorrere a quella dei giornali poiché, secondo lo stesso, l’inchiostro dei giornali causava la comparsa di emorroidi, venendo per questo considerato un ciarlatano e deriso dalla comunità medica.

E in effetti la patologia emorroidaria non fu debellata ma la carta igienica, delicata e priva di inchiostro, incontrò l’esigenze del popolo che così ne sancì il successo mondiale, venendo infatti definita dalla prestigiosa rivista Scientific American, una «scoperta grandiosa e ineguagliabile».

I rotoli fecero la loro comparsa nel 1879, grazie alla Scott Paper Company.

Spaventa sapere che lo slogan della Northern Tissue dichiarava: “senza schegge” (e siamo nel 1930!). La carta a due veli – più facile da sciogliere nel wc – comparve invece nel 1942.

In Italia, la carta igienica era considerata un bene di lusso fino a Novecento inoltrato.

Ecologica? Non troppo, ma un sostituto efficace ancora non c’è, il Washlet, nel 2009 era utilizzato dal 72 per cento dei giapponesi.

Il prossimo strappo di carta igienica sarà adesso che conosciamo la sua nascita, più apprezzato e ponderato, e se non altro darà una più consapevole pulizia “a posteriori”.

Marino Ceci

Articoli simili

Teatro Vascello, Massimo Wertmüller, Elena Bucci, Marco Sgrosso

La salamandra che fa la fotosintesi

Quando tramite la finzione si può pervenire alla verità