La nutria, un’invasione aliena nei nostri ecosistemi

La nutria (Myocastor coypus) è un roditore originario dell’America meridionale, introdotto in Europa dall’inizio del XX secolo per l’allevamento delle pellicce. Tuttavia, con il declino dell’industria delle pellicce, molti esemplari furono liberati o fuggirono dagli allevamenti, stabilendosi negli ecosistemi naturali italiani. Oggi, la nutria rappresenta una delle specie aliene invasive più problematiche in Italia, con gravi impatti sull’ambiente, sull’agricoltura e anche sulla sicurezza umana.

Danni agli ecosistemi: pericoli per la flora, la fauna e per l’uomo

La presenza della nutria negli habitat acquatici italiani sta causando notevoli danni. Questo roditore, infatti, è erbivoro e si nutre di grandi quantità di piante acquatiche e vegetazione, riducendo drasticamente la copertura vegetale in molte aree. La distruzione della vegetazione compromette l’equilibrio degli ecosistemi fluviali e lacustri, impoverendo la biodiversità locale. Le piante acquatiche forniscono rifugio e nutrimento a molte specie autoctone di pesci, anfibi e invertebrati; la loro riduzione altera la catena alimentare e minaccia la sopravvivenza di altre specie.

Inoltre, scavando profonde tane lungo gli argini dei fiumi e dei canali, la nutria contribuisce al degrado delle infrastrutture idriche. Le loro gallerie sotterranee possono indebolire gli argini, aumentando il rischio di alluvioni e frane. Questo fenomeno è particolarmente pericoloso nelle zone di agricoltura intensiva, dove la compromissione dei sistemi d’irrigazione e drenaggio può causare perdite economiche significative per gli agricoltori.

L’invasione della nutria ha anche conseguenze negative per la fauna autoctona

In particolare, questa specie compete per risorse alimentari con altri animali erbivori, come il tasso e il riccio, mettendo a rischio la loro sopravvivenza. Anche le specie di uccelli che nidificano a terra o vicino all’acqua, come la gallinella d’acqua e il tarabusino, subiscono le conseguenze della riduzione della vegetazione e della distruzione dei loro habitat naturali.

Un nuovo problema è rappresentato dalle malattie che la nutria può trasmettere ad altri animali. Essendo portatrice di parassiti e agenti patogeni, come la leptospirosi, la nutria può infettare animali selvatici, domestici e persino gli esseri umani, con rischi significativi per la salute pubblica.

La nutria può rappresentare un rischio anche per l’uomo, non tanto per la sua aggressività (generalmente è un animale timido), quanto per il suo ruolo nella diffusione di malattie. Come accennato, è portatrice di leptospirosi, una malattia batterica che può essere trasmessa attraverso l’urina contaminata e che può infettare sia l’uomo sia gli animali domestici, soprattutto in situazioni rurali. La leptospirosi può causare sintomi gravi, come febbre, insufficienza renale e, in casi estremi, la morte.

Inoltre, i danni agli argini fluviali causati dalla nutria non solo compromettono l’integrità delle strutture di protezione contro le inondazioni, ma mettono anche in pericolo le infrastrutture civili e agricole, con costi elevati per le amministrazioni locali e per i cittadini.

Strategie di gestione e controllo

Per far fronte all’invasione della nutria, le autorità locali e nazionali hanno attuato varie strategie di controllo. Tra queste, le più comuni sono le campagne di cattura e abbattimento selettivo. Tuttavia, il problema della nutria è difficile da risolvere a causa dell’alto tasso di riproduzione di quest’animale: una singola femmina può avere più cucciolate l’anno, con un numero elevato di piccoli per ciascuna nidiata.

Le campagne di sensibilizzazione sono altrettanto importanti per evitare la liberazione accidentale o intenzionale di nutrie da parte di persone che le allevano o che, erroneamente, credono di fare loro un favore restituendole alla natura.

La nutria rappresenta una delle più grandi sfide ambientali per gli ecosistemi italiani. 

La sua presenza non solo minaccia la biodiversità locale, ma crea seri problemi per l’agricoltura e la sicurezza umana. Per affrontare questa invasione aliena, sono fondamentale una gestione coordinata e un approccio integrato che coinvolga non solo le autorità, ma anche i cittadini, per minimizzare i danni e proteggere l’ambiente e la salute pubblica.

By Rosa Maria Garofalo

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