I “veri” Pigliamosche e il Pigliamosche pettirosso

Il gruppo dei pigliamosche europei comprende due specie del genere Muscicapa e uno “infiltrato” che in realtà appartiene al genere Ficedula.

Il Pigliamosche comune (Muscicapa striata) è la specie più comune, fino a poco tempo fa unico rappresentante di questo genere in Italia. È caratterizzato da una colorazione per nulla appariscente, con parti superiori grigio-bruno e inferiori biancastre “sporche”. Gli unici caratteri tipici sono le striature grigiastre su gola e petto e altre più scure e sottili sul capo, che appare così “tigrato”. Il comportamento alimentare è particolare, condiviso con i luì e le balie: caccia insetti per mezzo di brevi voletti circolari dalla punta dei rami. È una specie tipicamente migratrice, transhariana, tra le ultime a raggiungere il nostro paese in primavera, mentre può ripartire già in piena estate fino a fine novembre. Nidifica praticamente in tutta Italia settentrionale e centrale, mentre è più localizzata al sud e Sicilia: predilige margini boschivi, anche in ambiente urbano e fino a 2000 m.

Recentemente è assurto a rango di specie il Pigliamosche tirrenico (Musicapa tyrrhenica), un tempo sottospecie del Pigliamosche comune. È presente solo nella fascia tirrenica, soprattutto in Arcipelago toscano, Corsica e Sardegna. Dal comportamento identico al suo congenere, a livello morfologico si differenzia per piccoli caratteri come i toni più caldi e meno contrastati del piumaggio

In italiano è stato nominato pigliamosche, ma scientificamente appartiene al genere Ficedula (comprendente le cosidette Balie), il Pigliamosche pettirosso (Ficedula parva), differente dai suoi congeneri: il maschio somiglia infatti al pettirosso ma rispetto a quest’ultimo l’arancione si limita a petto e gola (nel pettirosso comprende anche guance e l’area oculare) con faccia tutta grigia. Le femmine e i giovani invece non possiedono questa macchia, ma presentano una colorazione grigiastra sulle parti superiori e bianca nelle inferiori. È considerata migratrice rara, ma regolare nel Sud Italia, soprattutto nelle Pelagie.

Daniele Capello

Articoli simili

Le formiche possono rivelarsi un alleato naturale per un’agricoltura sostenibile

La Conca dei Rododendri, un gioiello del Piemonte

Il pesce siluro, un gigante alieno nei nostri fiumi e laghi