I cambiamenti climatici: quanto caldo farà il nostro pianeta?

Ormai sappiamo bene che l’anno scorso ha segnato il record per le temperature più alte mai registrate e il 2024 sembra destinato a superare questi valori. Di fronte a ondate di calore senza precedenti, inondazioni e tempeste, la domanda è inevitabile: quanto si riscalderà ancora la Terra?

L’impatto delle emissioni umane sul clima

Il futuro della temperatura terrestre dipende in gran parte da quanto gas serra continuerà a essere emesso. L’umanità ha davanti due strade: continuare a procrastinare o prendere provvedimenti drastici per ridurre le emissioni. La fonte principale di incertezza riguardo al nostro futuro climatico risiede proprio nella quantità di gas serra emessi dai combustibili fossili, come carbone, petrolio e gas naturale. L’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) ha delineato cinque scenari diversi, in cui l’azione o l’inerzia dei leader globali avranno un impatto significativo sulle proiezioni future.

Il ruolo della scienza nella previsione del riscaldamento globale

Gli scienziati, nel frattempo, stanno cercando di comprendere meglio le reazioni del pianeta al riscaldamento. I progressi nella modellazione fisica del clima, come le simulazioni computerizzate e le misurazioni migliorate di fenomeni atmosferici e oceanici, stanno affinando le stime di quanto la Terra potrebbe riscaldarsi in futuro. Secondo l’IPCC, se la concentrazione di anidride carbonica raddoppiasse rispetto ai livelli preindustriali, il riscaldamento globale varierebbe tra i 2 e i 5 gradi Celsius. Tuttavia, nonostante i progressi, esistono ancora modelli climatici che prevedono riscaldamenti molto più intensi.

Aerosol: un elemento chiave sottovalutato

Uno degli elementi più complessi nella comprensione del cambiamento climatico è rappresentato dagli aerosol. Queste minuscole particelle, come fuliggine e polveri, giocano un ruolo cruciale nel determinare il riscaldamento o il raffreddamento globale. Studi recenti, come quelli guidati dall’ex scienziato della NASA James Hansen, suggeriscono che gli aerosol possano aver mascherato parte del riscaldamento provocato dai gas serra. Tuttavia, con le politiche che limitano l’inquinamento atmosferico, la diminuzione degli aerosol potrebbe portare a un’accelerazione del riscaldamento.

Il ruolo della geoingegneria e gli scenari estremi

Se non riuscissimo a ridurre rapidamente le emissioni di gas serra, la geoingegneria potrebbe diventare un’opzione controversa ma necessaria. Questa scienza mira a raffreddare artificialmente il pianeta, ad esempio bloccando parte della luce solare, ma i suoi effetti collaterali sono ancora sconosciuti. Se il riscaldamento raggiungesse livelli estremi, tali interventi potrebbero rivelarsi cruciali per mantenere il pianeta vivibile.

L’incertezza delle previsioni climatiche

Nonostante gli sforzi degli scienziati, esistono ancora molte incertezze. I modelli climatici non sono sempre concordi e alcuni fattori, come il comportamento delle nuvole e degli aerosol, rendono difficile una previsione univoca. L’IPCC ha recentemente deciso di modificare il modo in cui vengono pesati i diversi modelli climatici, assegnando minore importanza a quelli che prevedono un riscaldamento eccessivo rispetto alle osservazioni storiche. Nonostante le incertezze, una cosa è chiara: il cambiamento climatico è reale e le sue conseguenze stanno già manifestandosi. La comunità scientifica è concorde sulla necessità di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra per evitare scenari climatici estremi. Solo agendo subito possiamo sperare di mitigare i danni e garantire un futuro vivibile alle prossime generazioni.

Riccardo Pallotta©

Articoli simili

Equinix e Neoen credono nella decarbonizzazione

La Convenzione sui diritti delle persone con disabilità

Il 2024 ufficialmente l’anno più caldo di sempre