Golden retriever nella pet-therapy accanto ai giovani pazienti

Archie, Quinn, Leo, Hattie, Jessie e Milo. Questi sono i nomi dei volontari a quattro zampe, che giorno dopo giorno si affiancano ai giovani pazienti del Southampton Children’s Hospital, un ospedale pediatrico del Regno Unito. Grazie alla presenza di questi 6 golden retriever, i cosiddetti “dog-tors”, i bambini riescono ad affrontare con un po’ di serenità in più le difficile cure durante il ricovero in ospedale. Il dolore, la sofferenza e la paura si attenuano insieme alla presenza di questi volontari a quattro zampe, presenze fondamentali nel percorso di pet-therapy. Con l’aiuto del personale altamente specializzato, i 6 cani mostrano in maniera simpatica come affrontare le cure all’interno dell’ospedale, li accompagnano e fanno vedere loro come fare questi esami.

Tutto è iniziato 7 anni fa, quando casualmente un bambino è stato “aiutato” da uno dei cani della pet-therapy ad indossare una mascherina che lo spaventava. Da quel momento la loro presenza è diventata un punto di riferimento fondamentale, che sia nell’area giochi per rilassarsi, o per mostrare come fare una determinata cosa, oppure ancora per una semplice carezza durante un cura. In questo modo la risonanza magnetica o l’elettrocardiogramma non sono più procedure spaventose da cui scappare, bensì dei momenti di gioco da condividere con un amico a quattro zampe al proprio fianco. Durante le varie permanenze più o meno lunghe dei piccoli pazienti, Archie, Quinn, Leo, Hattie, Jessie e Milo iniziano a fare conoscenza con loro a piccoli passi, memorizzano la posizione della loro camera e mano a mano prendono confidenza, così che la permanenza diventi quasi un soggiorno.

Inoltre i cani vengono seguiti da chi si occupa della loro gestore, gli stessi che naturalmente si assicurano di farli divertire non solo durante “l’orario di lavoro”, ma anche al di fuori. Attraverso lunghe passeggiate in spiaggia, nei boschi o semplicemente stando a casa, i 6 golden si rilassano e si ricaricano pronti per affiancare i loro giovani amici. Per chiunque volesse maggiori informazioni, all’interno delle pagine social SCH Therapy Dogs è possibile vedere attraverso le foto e i video che vengono postati cosa fanno i cani insieme ai pazienti e ai loro gestori.  

Giulia Baldini

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