Diamante: caratteristiche ed usi

Il diamante è una delle forme allotropiche in cui può presentarsi il carbonio ed è stato inizialmente riconosciuto ed estratto in India dove furono trovati in depositi alluvionali lungo i fiumi Krishna e Godavari.

I diamanti erano utilizzati nelle icone religiose ed erano considerati preziosi già 6000 anni fa.

Il secondo giacimento più conosciuto dopo le Indie è situato in Arabia e gli altri a Cipro.

Sono adatte ad ogni operazione magica e possiedono tutte le virtù, da taluni è chiamato la pietra della necessità perché porta a compimento inevitabile tutte le cose per le quali essa si può desiderare, se incastonata in una noce d’argento si riteneva rendesse invincibili e indomiti contro nemici e avversari e uomini che compiono malefici.

E’ una pietra che allontana ogni timore: le visioni dei sogni confusi e l’apparizione di ombre, veleni e processi.

E’ associato all’elemento fuoco, perciò alla forza maschile, al coraggio di seguire il proprio istinto alla purificazione del corpo e dello spirito e alla conquista dei propri desideri.

Solitamente lavora sul settimo chakra, donando molta chiarezza a livello psichico e porta ad affrontare con più sicurezza e serenità le difficoltà della vita.

Se indossato con costanza porta ad essere più fiduciosi sia verso gli altri che verso la strada che si desidera perseguire, donando altresì libertà di pensiero e di distaccamento dagli schemi inculcati dagli altri.

E’ considerato da sempre simbolo di fedeltà amore e compassione, ma anche abbondanza ed intuizione.

E’ adattissimo per la meditazione.

A livello fisico il diamante viene consigliato per i disturbi del cervello, le ghiandole ormonali e l’apparato sensoriale, aiutando a buttar fuori le tossine.  

Benedetta Giovannetti

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