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Ambiente, il dissesto idrogeologico è un’emergenza del XXI secolo

La perdita della biodiversità, il riscaldamento globale procedono a una velocità spaventosa aumentando il rischio di disastri naturali. È necessario intervenire con provvedimenti ad hoc per evitare catastrofi mondiali

L’ambiente è un patrimonio da salvaguardare, sono necessari provvedimenti urgenti per tutelare il dissesto idrogeologico. Il mancato utilizzo sostenibile delle risorse naturali, la perdita della biodiversità, il riscaldamento globale procedono a una velocità spaventosa, aumentando il rischio di disastri naturali. L’intersezione sempre più stretta tra l’aumento del rischio di catastrofi e l’invecchiamento della popolazione mondiale deve essere affrontata al più presto. Serve un approccio capace di favorire una maggiore inclusione delle persone anziane nei programmi di riduzione del rischio di catastrofi.

«Per intervenire sul dissesto idrogeologico – spiega Fabio Granata, Fondatore e Coordinatore nazionale di Green Italia – andrebbero individuate le risorse economiche mediante i fondi comunitari con una progettazione adeguata, promossa direttamente dalle Regioni. È necessario bloccare la costante cementificazione del suolo. L’economia italiana del XXI secolo deve puntare al recupero delle ampie zone a forte rischio di dissesto idrogeologico, determinate dall’abusivismo, dall’assenza di norme, da un’anarchia della gestione dei territori. È fondamentale un immediato cambio di filosofia politica, per garantire un’opportuna visione dell’economia ambientale mediante investimenti pubblici. Tutto ciò permetterebbe all’economia italiana di avere un maggiore respiro per ripartire seriamente sui grandi temi che riguardano in modo peculiare il Paese. Bisogna predisporre un piano per recuperare i boschi ormai persi, al fine di favorire il contenimento delle aree a rischio idrogeologico. Conviene ricordare che gran parte delle località del Sud possiedono delle risorse ambientali straordinarie. Se questa ricchezza fosse coinvolta con un turismo dei territori più specifico potrebbe diventare un grande volano economico, capace di creare occupazione».       

Il ruolo della prevenzione
«Secondo i dati della Banca Mondiale e dell’Organizzazione Metereologica Mondiale, a fronte di 1 dollaro investito in prevenzione se ne risparmiano 7 in aiuti umanitari». Nonostante l’evidenza di questi vantaggi, la gran parte delle risorse destinate all’assistenza umanitaria nei Paesi colpiti da emergenze è utilizzata nella risposta ai disastri, piuttosto che alle attività di prevenzione e mitigazione dei rischi.

Francesco Fravolini

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