drammaturgia e regia Giulia Trippetta
con Giulia Trippetta
costumi Nika Campisi – luci Simone Gentili – musiche originali Andrea Cauduro
tecnico luci e suono Simone Gentili – produzione Marche Teatro Agidi
by Bruno Cimino
In scena venerdì 21 marzo al Teatro Torlonia approda La moglie perfetta, uno spettacolo per riflettere sulla condizione femminile attraverso un monologo graffiante e ironico.
Una lavagna, una sedia di scuola, una donna vestita anni ’50: è da qui che inizia un viaggio ironico e profondo nella vita di una donna come tante che, partendo da un decalogo della Sezione Femminile Franchista, invita lo spettatore a indagare come ancora oggi pregiudizi e aspettative condizionino la vita delle donne. Così, Giulia Trippetta veste i panni di una insegnante di un corso di preparazione al matrimonio, un “seminario intensivo (solo per donne)” dal titolo provocatorio “Si può far”. Il corso è volto all’istruzione delle giovani aspiranti sposine affinché comprendano e imparino le regole base per poter diventare delle mogli perfette, totalmente al servizio del proprio uomo.
Attraverso il suo personaggio, l’attrice ci interroga: «Chi è questa donna? Qual è la sua storia? Cosa si nasconde dietro la maschera di donna perfetta? Crede davvero alle regole che impartisce con tanta dedizione, o è semplicemente vittima di un sistema che la accetta solo perché sottomessa a stereotipi e chili di mascara? E può questa donna, uscita da un’epoca che sembra non appartenerci più, parlare alle donne di tutti i tempi? Quanti passi si sono realmente fatti da quegli sfavillanti anni ‘50 ad oggi e come possiamo raccontare questo conflitto personale che riguarda tante donne di una generazione figlia della libertà di espressione ma ancora schiava di retaggi non completamente superati? – continua Giulia Trippetta – Lo spettacolo è la storia d’una donna come tante, che ha dentro milioni di possibilità accadute e non accadute, uno spettacolo con tanti personaggi e una sola attrice che va a raccontare con ironia e black humor, un mondo che assomiglia anche troppo al nostro: la narrazione, che passa da un personaggio all’altro senza interruzione e senza uscite di scena. Siamo ancora disegnate a matita su un grande cartellone che ci vuole d’un colore tenue e sbiadito? Saremo mai in grado di superare questi pregiudizi o rimarremo sempre bloccate nel limbo del Vorrei, ma non posso? E così, da una delle mie ricerche, sbuca fuori questo fantastico decalogo, distribuito in Spagna tra il 1937 e il 1957 dalla Sezione femminile Franchista; un opuscoletto di poche pagine che con semplici regole e simpatici fumetti spiega come una donna dovrebbe comportarsi per essere la moglie perfetta: “La guida della buona sposa – 11 regole per far felice tuo marito. Sii la moglie che ha sempre sognato”».
Info
FONDAZIONE TEATRO DI ROMA – www.teatrodiroma.net
Teatro Torlonia _ Via Lazzaro Spallanzani, 1 Roma