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IL CLASSICO RAGÙ…rivisitato per i nostri bambini

Cucinare quando ci sono bambini in famiglia, si sa, richiede una grande adattabilità! Non so i vostri ma quando i miei figli erano piccoli e trovavano a tavola un piatto di pastasciutta al ragù, mentre la presenza di carne tritata li lasciava indifferenti, non sopportavano di vedere i pezzetti di sedano, carota e cipolla, anche camuffati nel sugo… Piuttosto, disdegnavano l’intero piatto. Crescendo, hanno imparato a scansare… i pezzetti di ortaggi sotto accusa. Adesso, grazie al cielo, non scansano più niente: mangiano e basta!

In quel periodo comunque, per evitare di dover sistematicamente cedere gli avanzi di pasta bella condita ai nostri animali di casa (quelli veri!…), usavo due stratagemmi:

– “L’infinitamente grande”: usando i classici ingredienti del soffritto ma con l’intento di ritirarli poi agevolmente dal sugo, una volta portato a termine. Quindi non si tagliuzza niente: la cipolla va solo divisa naturalmente in falde mentre il sedano e la carota vanno tagliati nel senso della lunghezza. Il sugo, in questa maniera, risulterà piuttosto limpido ma comunque aromatico.

– “L’infinitamente piccolo”: stessi ortaggi del soffritto ma passati, a crudo, al tritatutto elettrico, sminuzzando il più possibile, quasi ad ottenere una poltiglia. Dopo la cottura con il pomodoro, i pezzettini non si noteranno più ma avranno rilasciato aroma e dato consistenza al nostro sugo.

Una versione salutista del soffritto: all’olio extra vergine d’oliva, aggiungete da subito anche un po’ di acqua, in modo da stufare le verdure. Dopo una decina di minuti, si può aggiungere la carne tritata (meglio mista) e quando il tutto si è un po’ asciugato, sfumare con un po’ di vino. Una volta evaporato, unire passata di pomodoro, sale, pepe. Un sugo buono richiede almeno una trentina di minuti da questo momento…e un rametto di maggiorana fresca o secca cinque minuti prima del termine.

Buon appetito!

Maria Cristina

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