Image default
Ambiente & Società In evidenza

L’abbassamento della valle del Po: una dinamica poco conosciuta

La Pianura Padana sembra un’area geologicamente statica, in realtà è interessata da moltissimi anni da importanti cambiamenti

La valle del Po è una delle aree della terra più attive a livello geologico, interessata da tempo immemorabile da una continua attività di subsidenza. Questo fenomeno vede un abbassamento progressivo della superfice terreste, un vero e proprio sprofondamento, dovuto a dinamiche che interessano il sottosuolo. In concomitanza di questo, però, è sempre stata interessata anche da un importante processo di trasporto dei detriti dalle aree alpine e appenniniche, soprattutto ad opera dei fiumi, che è intervenuto a colmare quella sorta di “canyon” che si è formato nel sottosuolo, così da far apparire il tutto come un’ampia distesa pianeggiante. Il fenomeno della subsidenza e quello dell’erosione si sono dunque vicendevolmente compensati per millenni fino all’inizio del XX secolo, quando il primo ha iniziato a guadagnare velocità. Sono due le cause scatenanti del fenomeno, entrambe di origine antropica: il riscaldamento globale e l’uso intensivo delle falde acquifere e di altre risorse presenti nel sottosuolo. Riguardo il primo fattore, possiamo dire che l’aumento della temperatura del pianeta sta portando a un progressivo scioglimento dei ghiacci polari che velocizza la subsidenza. La crosta terrestre, infatti, può essere immaginata come una sorta di lastra in metallo flessibile, se si togli peso in una sua zona, questa si solleva determinando l’abbassamento di un’altra. Riguardo la seconda causa, l’avvio del processo di industrializzazione ha portato ad un uso intensivo delle falde acquifere e di altre risorse sotterranee che ha velocizzato in maniera allarmante il processo di sprofondamento. Questo, non a caso, risulta più rapido proprio nelle zone in cui si concentrano vasti abitati urbani (per es. Bologna). Opportuni interventi di regolazione nella fruizione delle risorse del sottosuolo, sul modello di quanto avviene ormai da diversi anni a Venezia, sono stati individuati come valida strategia in grado di limitare l’accelerazione del processo di subsidenza.

Glenda Oddi

Altri articoli