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Danimarca: la nuova minaccia del covid mutato nei visoni

Come se la seconda ondata della pandemia di Covid 19 non bastasse, ora c’è anche il rischio dei visoni. Proprio i visoni sono portatori di una mutazione del Sars-Cov-2 che rappresenta un pericolo per l’immunità che si dovrebbe sviluppare con il vaccino. E non è un rischio ipotetico, in quanto, in Danimarca, è già scattato l’allarme rosso dopo il contagio di 12 persone.

Questo contagio ha subito spingo il governo danese a procedere all’abbattimento, o all’ordine di abbattimento, di migliaia di questi mammiferi. Anche perché, a quanto risulta dai dai rilasciati dallo State Serum Institute, che si occupa di malattie infettive in Danimarca, da giugno 2020 ad oggi sono almeno 214 le persone contagiate dai visoni.

Ma quale sarebbe il problema di questa mutazione? La variante coronavirus 2 trasmesso dai visoni non sarebbe più dannosa a livello di sintomi, ma diminuisce l’efficacia degli anticorpi dell’uomo, mettendo a rischio l’efficacia del vaccino contro il Covid 19.

L’Italia non ha ancora preso sul serio questa minaccia, visto che, stando all’ultimo DPCM a riguardo, non ci sono particolari restrizioni per chi va e viene dalla Danimarca. A differenza di Paesi come la Gran Bretagna che, invece, hanno subito preso misure precauzionali come la quarantena preventiva per  chiunque provenga dalla nazione danese.

L’Europa sta tenendo sott’occhio la Danimarca, anche perché, stando all’OMS:

Nel ceppo riscontrato nei visoni in Danimarca, gli scienziati non hanno ancora notato modifiche che rendono il virus più grave, maggiormente trasmissibile o influenzano la reinfezione umana”.

Ma non è detto che non abbia anche queste caratteristiche. Di conseguenza, dopo questa scoperta molto pericolosa, le autorità Danesi hanno deciso di far abbattere in massa l’intera popolazione di visoni tenuti in cattività dalle nazione: circa 16 milioni di esemplari. Un danno enorme, una strage terribile che sottolinea anche come questi allevamenti intensivi siano un pericolo per la salute pubblica.

Domenico Attianese

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